Menu
Bob Noorda
Bob Noorda was one of the most international Italian graphic designers. He created iconic covers for the architecture magazine Ottagono, book covers, and logotypes and graphics for some of the largest Italian companies including Agip-Eni, Coop and Pirelli. He was awarded the Compasso d´Oro award for his typography and signage on the Milan underground in 1964, and then designed the signage for the subways in Montréal, New York and San Paolo.

Che Bob Noorda sia uno dei grafici italiani più famosi al mondo non è una novità, e non è una novità nemmeno che la grafica italiana abbia insegnato molto a livello internazionale; si è appena conclusa infatti in Triennale un´intera mostra dedicata ad essa: la quinta edizione del Triennale Design Museum. Ma Noorda non era solo un grafico, non era solo un designer della comunicazione, quando arrivi a progettare un sistema di comunicazione valido per tutto il mondo il tuo dono non è solo quello di saper comunicare, ma è anche quello di insegnare a culture completamente diverse fra loro quanto siano fondamentalmente vicine, capaci di parlare tutte una stessa lingua, uno stesso alfabeto. Quando nel 1964 gli venne assegnato il premio Compasso d´Oro per la segnaletica della Metropolitana di Milano, l´Italia e il mondo erano di fronte a una mente comunicativa senza precedenti. Lo studio non era solo puramente identificativo e comunicativo, perché i simboli, quei messaggi che il passeggero cerca disperatamente in mezzo alla folla per orientarsi, sono proprio dove li si cerca istintivamente, e chiari come fossero parole scritte nella stessa lingua di colui che li legge. Per questo illustrazioni come l´uscita di sicurezza, il classico omino su sfondo verde che si dirige verso la porta bianca sono diventati universali, per questo la scelta di mettere il nome della stazione ogni cinque metri ad un´altezza studiata appositamente per essere vista dai passeggeri ancora seduti nel metrò è stata ripresa da tantissime metropolitane del mondo, prima fra tutti quella di Montréal ma anche New York e San Paolo.
Magazines
}